Osteria del Vinacciolo: una location dai mille colori.
Massimo ci racconta la sua storia fatta di colori Winterhalter e tanta passione.
Parlaci del tuo locale
Nato negli anni 2000 come enoteca, e successivamente quando ci siamo trasferiti nella nuova sede è diventato Osteria del Vinacciolo.
Adesso ci concentriamo molto di più sulla cucina.
Abbiamo fatto una gavetta di 16 anni nel locale precedente. Facevamo perlopiù di caffetteria e aperitivi.
Il nostro sogno è sempre stato quello di aprire un posto più grande che lasciasse un'impronta al pubblico.
Io e mia moglie arriviamo da ambienti diversi, quindi è stato difficile riuscire a costruire quello che abbiamo.
Ora c'è il giusto equilibrio. Lei si occupa della cucina e definisce il menù, mentre io della sala e accolgo i clienti.
So quello di cui hanno bisogno, li conosco e mi piace quello che faccio.
Come hai conosciuto Winterhalter?
Winterhalter è un nome di cui ho sempre sentito parlare. Non ho mai approfondito veramente la capacità di questi macchinari e onestamente ho sempre avuto la classica lavastoviglie. Quella che lava tazzine e piatti e che ti lascia ad ogni lavaggio i residui ovunque.
Proprio per questo motivo, tramite un mio cliente ho avuto modo di approfondire la conoscenza del marchio e mi sono fidato ciecamente.
Un conto è asciugare due bicchieri, ma imbandire una tavola con stoviglie perfette e bicchieri loggati che brillano senza imperfezioni, vuol dire tanto.
Spesso i bicchieri asciugati con un panno emanano un cattivo odore. Mi è capitato di ricevere lamentele proprio per questo motivo, incolpando il vino, quando invece, probabilmente il bicchiere non era stato lavato o asciugato nel modo corretto.
Credi sia vantaggioso utilizzare Winterhalter?
Certo, la differenza è che non tocchi mai il prodotto quando esce dalla macchina. Non ci sono impronte, gocce o imperfezioni.
La qualità è indiscutibile!