Sui Generis: Alfio Nicolosi si racconta
Uno stile minimalista si trasforma in un palcoscenico per l'alta cucina.
Linee pulite, dettagli impeccabili e sapori straordinari si fondono in un'esperienza gastronomica senza precedenti.
Eleganza culinaria, dove ogni piatto è un'opera d'arte.
Alfio e sua sorella Agata hanno scelto Winterhalter per garantire l'eccellenza
di Sui generis.
Un’esperienza che ti rimane dentro in un luogo unico in cui le pareti non sono un limite ma un punto di partenza.
La cucina per noi è questo: un gesto che tende all’infinito, un amore senza confini, un pensiero che si traduce in sapore.
Sui generis è il nostro stile, sempre pronto ad andare oltre.
Sui generis è quello che siamo, senza etichette.
Sui Generis è dove vogliamo accoglierti.
Alfio Nicolosi - Suigeneris - Stella Michelin in pochi mesi
"Abbiamo aperto il 26 febbraio 2023.
Il mio percorso inizia in un altro mondo con Scienze dell’organizzazione in Biccoca poi improvvisamente ho deciso di cambiare via. Mi sono iscritto all’accademia di alta cucina Food Genius Academy di Milano, ho iniziato tutto il percorso che prevede appunto tutti gli stage in grandi ristoranti e la formazione che ne consegue, formazione anche personale. Ho girato un po' in ristoranti italiani ed esteri e ho deciso così di aprire un progetto mio che lo ritengo unico e appunto “Suigeneris”. "
Perchè AMORE e PSICHE?
Volevo ridurre i miei percorsi di degustazione a due. Noi abbiamo aperto a inizialmente con un menù alla carta e un percorso degustazione, e poi appunto a me piace cambiare e infatti è sempre tutto in movimento a Suigeneris e quindi ho deciso di mettere due soli percorsi e mi rimaneva da decidere solo il nome.
Mi sono alzato una mattina e ho detto Amore o Psiche - sono due grandi aspetti che, oltre alla parte filosofica o storica/letterale, riguardano un po' la vita dell’essere umano oggi. Tante scelte che noi facciamo sono dettate da amore o da psiche. Per la parte creativa del piatto non ho un unico modo e anche in questo mi definiscono Suigeneris; può derivare da un incontro con una persona, da un viaggio, dal vedere un ingrediente toccarlo e annusarlo oppure fare una passeggiata per un mercato e rimanerne colpiti.
All’interno del mio percorso c’è sempre una parte dedicata allo Street Food perché credo che lo Street Food sia proprio la parte che ci contraddistingue e ci caratterizza. È momento di condivisione, dove si mangia con le mani. Questo è stato appunto un voler portare un aspetto magari lontano da noi anche a livello di location, volerlo riportare in un tavolo di alta cucina trasformato naturalmente e riadattato.
Dare una sorta di esperienza, cioè ti siedi qua e non è solo un mangiar bene. Io credo che oggi un ristorante non si può fermare solo al cucinare bene ma deve dare quel qualcosa in più. È questo il mio intento.
Un Team di giovanissimi
Siamo andati a formare quest’insieme di ragazzi giovanissimi di cui sono molto contento perché siamo partiti in un modo e oggi siamo tutt’altro.
o ho dato a loro e loro hanno dato a me nonostante la giovane età e quindi mi piacerebbe proseguire su questo filone.
Vorrei sempre che i giovani si avvicinino in questo mondo ma, per farli avvicinare serve anche un lavoro da parte nostra.
Come hai conosciuto Winterhalter?
Ho conosciuto Winterhalter perché l’ho scoperta in alcuni dei ristoranti importanti nel quale ho lavorato e ho visto subito la qualità del lavoro svolto dalle macchine.
Quando ho deciso di aprire la mia attività, così come per tutte le attrezzature, ho ricercato il meglio e quindi per quando riguarda la parte lavaggio mi sono rivolto a Winterhalter.
Noi abbiamo 18 coperti e gli spazi del lavaggio non sono grandissimi, mi serviva quindi una macchina compatta ma comunque performante.
Facciamo un servizio in sala, facciamo un abbinamento vini e quindi i bicchieri utilizzati per 18 coperti sono tanti e ci serviva velocità, precisione e alto livello della perfomance nella pulizia del bicchiere in maniera da avere appunto eccellenza. La perfezione di un bicchiere o di un calice intervengono nel nostro risultato, non c'è solo il buon piaatto. Sono tanti gli elementi da tenere in considerazione.